What's in my bag? | Cosa c'è nella mia borsa?
lunedì, ottobre 29, 2012
Post rieditato il 28.05.15
In questa uggiosa giornata di fine ottobre mi accingo a scrivere il secondo post del blog, avvolta nel mio plaid di Playboy nel tentativo di non ibernarmi. Dico sempre che non vedo l'ora che arrivi il freddo ma quando arriva non ne sono mai contenta; dovrei imparare a far pace con il mio cervello, o per lo meno dovremmo metterci d'accordo.
Divagazioni a parte, dato che la mia fantasia si è congelata insieme alle mie mani, ho deciso di ricorrere a quello che, probabilmente, è uno dei tag più conosciuti nel web: cosa c'è dentro la mia borsa? Zan zan zan zaaaan.
Questa borsa mi è stata comprata da mia madre in sostituzione di quella che avevo prima, praticamete identica a questa, che mi aveva generosamente donato mia sorella, dopo averla usata per anni e averla ridotta un colabrodo. Esternamente sembrava quasi che ci si fosse fatto le unghie un giaguaro. Dato che non volevo correre il rischio di perdere pezzi, e approfittando del fatto che in quel periodo dovevo partire per andare a trovare una mia amica a Roma, ho fatto gli occhioni dolci alla mia mammina e, mentre lei faceva shopping per sè, l'ho buttata in mezzo agli altri acquisti.
Non sono una gran patita di borse e ne uso una per tutte le occasioni, questa l'ho presa dai cinesi a undici euro, se non sbaglio; sorvoliamo sul fatto che la cerniera era difettosa e l'ho dovuta far sostituire.C'è stato un tempo in cui avevo una piccola fissa per le borse, e ne compravo una ogni due settimane, ma forse è meglio non dire che tipo di borse fossero... Ma sì, lo dico, sputtaniamoci un po'. Ero una patita di borse di Hello Kitty, Pucca e via dicendo, insomma roba molto bimbominkiosa, ma mi piacevano un sacco, ed è per questo motivo che insisto nel dire che, in quel periodo, mi drogavo a mia insaputa.
Ho addirittura provato a sbarazzarmi delle quindici (sì, quindici) borse obride, che ora giacciono abbandonate in un cassetto, ma nessuno se le piglia, quindi o le regalo o resteranno lì a fare la muffa.
Ma non perdiamoci in chiacchiere!
Questa borsa è molto utile, a parte quando mi sega una spalla, perché se mai decidessi di scappare di casa dentro ci starebbe mezza camera.
All'interno è ancora miracolosamente integra, ed è strano perché trovo sempre il modo di farci qualche buco, ma chissà, questa volta potrebbe andarmi bene.
Quello che troverete qui sotto è ciò che io chiamo il mio "essenziale":
Al suo interno si può trovare: carta di identità, patente, tessera sanitaria, tessera dell'Aido, varie tessere di profumerie e non, tra cui: Limoni, Acqua&Sapone, OVA, Upim, Sephora, Gloss, Wjcon, Bottega Verde e Pics nails, foto con un gruppo di amiche, un penny che mi ha portato la mia amica da Londra, foto dei miei gatti, un braccialetto comprato con le mie amiche e una spilletta con un panda. Soldi manco a parlarne, forse saranno rimasti venti centesimi o giù di lì.
All'inizio la commessa voleva darmi quelli lucidi, ma le ho subito bocciato l'idea perché avevo messo gli occhi su quelli opachi, che secondo me sono molto più belli.
L'unica rottura di scatole è che, quando li metto ed ho la coda, mi scombina i capelli all'altezza delle orecchie, nonostante io non li tocchi D: quindi sono arrivata alla conclusione che i miei capelli abbiano vita propria.
Come si può ben notare ho duemila portachiavi: l'orsetto col mio nome, se non sbaglio, è stato un regalo della mia migliore amica, oppure me l'ero comprata da sola perché lo volevo a tutti i costi, non ricordo bene; l'alce me l'ha portata la mia amica dopo essere stata in Norvegia; la pallina con la faccia di Hanamichi (Slam Dunk, conoscete?) l'ho trovata un'estate alle bancarelle, e dato che adoro da morire sia anime che manga l'ho dovuta prendere per forza; sulla pallina da biliardo c'è il numero sette, che è il mio numero preferito; il portachiavi a forma di testa di panda me l'ha regalo la mia migliore amica per il mio compleanno; la ranocchia con la corona (poverina da verde sta diventando nera) è un portachiavi che abbiamo preso in gruppo con le mie amiche; il collarino rosa apparteneva alla mia gatta, Pippi; la miniatura della torre Eiffel me l'ha portata mia zia dal suo viaggio in Francia.
Per quanto riguarda le chiavi ho proprio lo stretto necessario: quelle del cancello, del portone di casa (scusate ma io ho un cavallo sulle chiavi di casa, non è cosa da poco), della porticina del cortile, la chiave della catena della bici e la più piccola è la chiave della mia cassettina dei soldi, che ormai giace lì a fare la muffa.
Gli auricolari sono la mia croce, c'è stato un periodo in cui dovevo cambiarli ogni mese, adesso, invece, sto cercando di non giocarci troppo per evitare che si rompano, anche perché son botte di dieci euro alla volta D:
Il mio cellulare, o meglio l'appendice della mia mano, non può mai mancare, e non esco di casa se non ce l'ho con me.
In teoria non avrei dovuto fotografarlo perché non lo tengo mai in borsa, altrimenti a quest'ora avrebbe il triplo dei graffi, preferisco metterlo sempre in tasca, anche perché mi romperei un sacco a dover aprire e richiudere la borsa ogni due minuti, specie perché mi verrebbe il panico di averlo scordato da qualche parte.
Le salviette struccanti non possono mai mancare dentro la mia borsa, e come si può vedere io non giro col carico leggero ahahah Ci credo che poi la spalla mi fa sempre male D: comunque un giorno mi deciderò a comprare quelle da borsetta, anche perché poi va sempre a finire che si seccano e mi tocca buttarne un sacco.
Bene, direi che questo è tutto, il post è terminato e ora vado a scaldarmi il poponzio accanto alla stufa, insieme alla mia gatta che sento russare fin da qui.
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